Giorgio Levi Della Vida schreibt zu dem Fragment, vgl. Frammenti coranici, Roma 1947, S. 45: "Cm. 19,4 X 24,8 ; 7 linee. / Sura 40,8 wa-ʾadḫilhum - l-ʿazīzu ; verso (continuazione) : l-ʿazīzu - 10 kafarū . / Questo foglio appartiene allo stesso esemplare del precedente. / Al v. 8 l'alif di prolungamento in ʾābāʾihim è indicato da una linea verticale verde (v. sopra no. 47) ; nello stesso versetto l'ultima lettera di wa-ḏurriyyātihim è sormontata da un segno verde della forma di una šadda capovolta, e lo stesso segno, peraltro di color viola, si trova al disopra della seconda lettera di wa-qihimu nel v. 9. Sembra trattarsi di note di taǧwīd, le quali di solito mancano in esemplari antichi. / Un divisore identico a quello del no. 64 appare nel verso dopo il v. 9. / Il foglio è rotto da tutti i lati con perdita dei margini, salvo la metà destra dell'inferiore. La scrittura è alquanto sbiadita per effetto di umidità."
Hinweis zum italienischen Text: Der arabische Text in den Katalogtexten des Katalogs von Levi Della Vida wurde aus technischen Gründen in lateinischer Umschrift notiert.
- Levi Della Vida, Giorgio: Frammenti coranici in carattere cufico nella Biblioteca Vaticana : (Codici Vaticani Arabi 1605, 1606) / Giorgio Levi Della Vida. Bibl. Apostolica Vaticana, Città del Vaticano 1947.